.
Di questo gioco infantile , chiamato in epoche diverse ed in diversi paesi e nazioni europee con nomi diversi (per esempio "gioco dello zoppo" ,"gioco del cielo e degli inferni" ,ecc.) sono state date dottissime interpretazioni antropologiche.
Tra le tante suggerisco anche la mia.
Il gioco ,di estrema semplicità ,consiste dapprima nel tracciare per terra con un sasso uno schema di quadrati a forma di spirale o a forma di quadrati sovrapposti.
Il numero dei quadrati varia da dieci a dodici .
Il gioco inizia con il bambino o la bambina la quale ,saltellando su un piede solo o con entrambi i piedi , sposta volta a volta il sasso da un quadrato all'altro fino a portarlo nel quadrato finale senza cadere o porre l'altro piede per terra.
I sapientoni che hanno dato di questa semplicissimo gioco dottissime e fantasiose interpretazioni si sarebbero dovuti chiedere : Cosa stanno rappresentando con questo gioco tanto diffuso quei bambini, quelle bambine?
Agivano, quegli innocenti, il loro bisogno di crescere psichicamente.
Spostando il sasso (il loro Sè) (saltellando su un piede solo ,con la sola funzione intuizione , o su entrambi i piedi, le funzioni intuizione e pensiero ) da un livello di coscienza ad un altro, da un quadrato ad un altro, percorrono fino al quadrato apicale (guarda caso il dodicesimo)* il loro desiderato , e forse già negato, processo di crescita psichica .
In un gioco ** che più povero non si può, che più semplice non si può si rappresenta un processo intensamente desiderato ed , in quel gioco, agito.
(*) O fino al decimo quadrato simbolo di un processo di presa di coscienza spontaneo non in consapevolezza).
(**) E detto questo cosa rappresentano , cosa intendono rappresentare i tantissimi giochi dei bambinì e delle bambine ?.
E lasciare giocare liberamente bambini e bambine problematici , assistiti da uno che capisce il senso dei loro giochi spontanei e chiacchiera con loro , è psicoanalisi oppure no ?.