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In questo remoto angolo del mondo, in mezzo a grandi campi di grano, mais ,soia e quant'altro , talora si incontra qualche moglie dei residenti che si lamenta del fatto che il marito è molto riluttante a potare gli alberi del loro giardino.

"Si farebbe tagliare un braccio piuttosto", dicono.

Altri invece elogiano, con fervore,  la pratica della potatura degli alberi .

Nell'arcaico dialetto locale il verbo "potare" viene tradotto in "bruscare".

In pratica ci sono alcuni che odiano il "bruscare" perché ciò richiama loro alla mente l'antica castrazione primaria cui ,inconsapevolmente per tutti,  sono stati tragicamente sottoposti da bambini.

Altri elogiano questa pratica essendo inconsapevoli dei danni che essa ha prodotto al loro Sè.

E interessante osservare che il verbo "bruscare" ha una sua radice in "essere bruschi" .

Come a dire che i significati castranti che la comunicazione parentale veicola nelle infantili coscienze ha da essere BRUSCA e non quindi dolce ed amorevole.

Ed anche se quella comunicazione è dolce ed amorevole i suoi significati comunque , per poter essere castranti, dovranno essere appunto BRUSCHI.

 


 

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