Mi piace molto la fantascienza .
Molto tempo fa scrivevo piccoli raccontini ma mai ho scritto di fantascienza.
Siccome la fantasia e la creatività ogni tanto si sfrenano ho , su due piedi qui ed ora, inventato un nuovo genere letterario :la fantapsicoanalisi.
Un raccontino un pò folle che è anche uno scandaloso coacervo di illazioni e congetture prive di ogni fondamento scientifico, il frutto cioè di una fantasia sfrenata. Un raccontino di fantapsicoanalisi appunto.(*)
Tutti sappiamo cos’è un corpo umano.
Un insieme organizzato di organi di vario tipo e natura.
Prendiamo un ascensorino e scendiamo di un livello e scopriamo che ognuno di quegli organi è composto da cellule , anch’esse di svariatissima natura.
Scendiamo ancora di un livello e scopriamo che in ogni cellula c’è un aggeggio chiamato codice genetico.
Questo aggeggio si è dato molto da fare fin a partire dal concepimento dell’essere per attuare la sua programmazione ed indurre con le sue informazioni la costruzione del corpo umano accompagnandolo nella sua crescita fisica.
Scendiamo con l’ascensore ancora di un livello e si entra in un mondo pressochè sconosciuto composto da una infinità finita di atomi , molecole , elettroni, ecc..
Tutti diversamente congegnati tra di loro che producono nelle loro infinite combinazioni e mutamenti ciò che chiamiamo , ad un altro livello, la biochimica del corpo umano.
E qui finisce la scienza, si fa per dire, e comincia la fantapsicoanalisi.
Definiamo questa massa coordinata di atomi e molecole ed elettroni, massa ed energia insieme , avente la forma del corpo umano , ma non è possibile vederlo , “corpo mistico”.
E’ anche un grande contenitore, molto capiente di informazioni e di energia, grande esattamente quanto è grande il corpo umano.
Gli diamo allora anche un diverso nome :inconscio.
Saliamo di un livello e andiamo a guardare il codice genetico di ogni cellula.
Ha in sé una enorme quantità di informazioni molte note , molte altre sconosciute.
(*) Archimede Pitagorico , grande scienziato ma alquanto stravagante , potrebbe sostenere che qui si sta tentando surrettizziamente di esporre nientedimeno che una “teoria unificante”. E’ una idea scandalosa e completamente priva di ogni benché minimo senso del pudore. Da rigettare assolutamente.
(continua)