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Quando un significato entra nella coscienza innesca una elaborazione spontanea di tutte le informazioni in essa presenti il cui risultato E’ il mutamento prodotto da quel significato.
Se è vero che la funzione intuizione è un processo quantistico ciò significa che la elaborazione complessiva innescata dal nuovo significato è prodotta probabilmente non nella coscienza neuronale ma bensì nella coscienza microtubulare.
Mentre la coscienza neuronale è la coscienza della esperienze vissute la coscienza microtubulare è la coscienza dei significati sia delle esperienze vissute sia di quelli del Sè.
Quella elaborazione complessiva con ogni probabilità è una elaborazione quantistica nella coscienza microtubulare.
Il che significa che ciò che definiamo "il significato che entra nella coscienza" potrebbe essere in realtà una informazione quantica la quale (grazie alla funzione onirica ed alla funzione intuizione) attinge la coscienza micro tubulare.
Grazie al meccanismo dell’entanglement quantistico ciò genera una specie di reazione a catena di informazione in quella coscienza che di fatto viene a funzionare come un computer quantistico.
Il risultato di questa elaborazione E’ il mutamento o almeno una parte del mutamento auspicato.
E sarà questo "computer quantistico " e solo questo ad essere in grado di comprendere ulteriori meccanismi della materia elementare e non certo la coscienza neuronale in grado solo di sviluppare razionalità lineare e logica altrettanto lineare.
Oltre a produrre continue interazione nei fenomeni osservati i quali ne mutano la reale natura rendendoli inconoscibili alla razionalità.
E’ ovviamente impossibile saperlo ma mentre la teoria della relatività è il faticoso frutto della elaborazione razionale della coscienza iperrazionale di Einstein (ed è il frutto più avanzato possibile della fisica classica) le idee fondamentali che hanno dato l'avvio alla fisica quantistica (Pauli , Heisemberg, Feynman ,Scrodinger , Higgs, ecc) sono probabilmente frutto di INTUIZIONI cioè di veri e propri insight spontanei affiorati alle loro coscienze, ben addestrate nelle cose della fisica.
Intuizioni successivamente da essi verbalizzate e razionalizzate.
Intuizioni frutto di processi quantistici per loro del tutto inconsapevoli.