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Partiamo da questa ipotesi: I significati del Sè sono geneticamente innati, latenti ed inconsci nella coscienza quantistica , nella coscienza microtubulare (e tali restano fino a che la funzione intuizione non veicoli ivi i corrispondenti significati dei contenuti istintuali dell'inconscio attivando collegamenti , presumibilmente grazie all'entanglement, tra istinti e coscienza).
Subito dopo la nascita la coscienza infantile ha l’impellente bisogno di sviluppare un adattamento, quale che sia, all'ambiente parentale nel quale il bambino/a è nata.
E qui c’è un bivio.
Se la comunicazione parentale è ostile alla crescita psichica istintuale invia comunicazioni che veicolano significati castranti.
Comincia a strutturarsi la coscienza dissociata con le sue protesi del falso se ,coscienza sì dissociata ma ben adattata all'ambito parentale.
L'esperienza castrante si alloca nella coscienza neuronale, si radica, ai fini del supporto energetico, nell'inconscio ed i significati castranti installano un flag nella coscienza microtubulare.
Se invece le coscienze dell'ambito parentale fossero favorevoli alla crescita psichica (cosa probabilmente rara ma possibile) verrà integrato un primo nucleo di significati del Sè infantile , probabilmente un primo germe di funzione intuizione, ed il processo di crescita psichica istintuale comincerà spontaneamente ad avviarsi.
La trasmissione delle informazioni è di tipo duale :
- Una tipologia “lenta” la quale investe neuroni, dendriti , assoni ed il restante sistema nervoso.
- Una tipologia “iperveloce” la quale investe i microtubuli e trasporta informazioni dappertutto grazie ai meccanismi quantistici.