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Si è molto diffusa questa pratica "estetica" (??) dei tatuaggi.

Taluni praticati in tutta la superficie del corpo, taluni minuscoli o in parti intime.

Un tempo da giovanissimo volevo poterne avere uno.

Un giorno un amico mi chiese se potevo donare il sangue per suo figlio che aveva la leucemia.

Mi presentai in ospedale e la dottoressa prima di tutto mi chiese: Hai tatuaggi?.Se si non puoi donare il sangue.

Un lampo mi attraverso la mente (all'epoca avevo una bambina molto piccola): E se fosse mia figlia ad aver bisogno del mio sangue ?.

Ed il desiderio del tatuaggio passò di colpo e per sempre.

Il bisogno di tatuarsi nasce dal fatto che NULLA DI SÈ è nella coscienza.

E la propria coscienza inconscia viene proiettata sulla propria epidermide.

E quindi il tatuaggio è una patetica protesi che vuole rappresentare quel bisogno: Il bisogno di rappresentare (simbolicamente) parti di sé nella propria coscienza.

Il bisogno profondo di ogni individuo da sè dissociato.

                                                       (scritto il 08/3/25)

 

 

 

 

 


 

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