Come osservato molte volte quale che sia l’invenzione prodotta dalla mente umana essa è sempre rappresentazione simbolica di un qualche meccanismo di funzionamento psichico,il più delle volte inconscio.
Parrebbe che la mente umana non sia stata costruita per creare ma “solo” (e non è poco) per scoprire ciò che esiste e che è ad essa inconscio.
Il nostro amico , il noto scienziato Archimede Pitagorico, a ciò bisogna che si rassegni.
Nel seguito dapprima osserviamo il fenomeno , poi cerchiamo di capirlo e quindi tentiamo di capire cosa esso rappresenti.
C’è in casa un piccolo orologio elettronico da tavolo da quattro soldi.
Sul suo display appare la temperatura interna e quella esterna .
Inoltre segnala l’ora esatta.
Questo piccolo orologio ha un sensore posto all’esterno della casa il quale, via radio , segnala all’orologio la temperatura esterna.
Ma non basta.
Questo sensore è collegato a sua volta via radio ad una centrale situata a Francoforte in Germania che dà al sensore l’ora esatta.
Ed il sensore la comunica al piccolo orologio di casa.
Ieri sera verso le ore 21 guardando l’orologio si scopre che esso segna le ore 3,23 (*) (**).
Siccome non c’è modo di regolare manualmente l’ora l’esperienza ci ha fatto scoprire il modo di provvedere alla bisogna.
E’ sufficiente togliere la batteria all’orologio di casa e l’ora si azzera a ore 0:00 e scompare il segnale della temperatura esterna.
I secondi continuano a ticchettare e l’orario va avanti partendo dall’ora zero.
Sul display però appare un altro fenomeno.
Comincia a lampeggiare una piccola antennina.
E’ come se l’orologio di casa chiedesse “aiuto” al suo sensore esterno.
Dopo qualche minuto infatti riappare sul display la temperatura esterna ma non l’ora esatta.
E l’antennina però continua a lampeggiare.
Dopo diverse decine di minuti riappare l’ora esatta.
Il sensore esterno ha acquisito l’ora esatta dalla centrale di Francoforte e l’ha comunicata all’orologio di casa.
E l’antennina scompare dal display.
E’ come se l’orologio di casa, quando perde l’ora esatta, mandasse un “segnale di discordanza” al sensore esterno il quale fa lo stesso con la centrale di Francoforte .
La quale provvede subito a inviare un nuovo segnale di ora esatta.
E i segnali di rialliniano tra di loro.
(*) Solo dopo si è capito che si trattava di un fenomeno di sincronicità.
(**) E tali fenomeni sono anche il modo con cui La Natura (qualsiasi cosa si intenda con ciò) “VUOLE” essere capita e scoperta. Siamo noi che siamo sempre un passo indietro rispetto ad essa ed al suo bisogno di essere conosciuta.