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Due o tre cose che so di lui.
- Il confine tra ciò che i sensi ci consentono di percepire e ciò che essi non ci consentono di percepire è un confine artificioso. Ciò in quanto la realtà del percepibile e la realtà del non percepibile è un continuum indistinguibile dalla coscienza. Appare ovvio ritenere che tale continuum solo in parte (forse in piccolissima parte) è al di sopra della capacità di percezione mentre tutto il resto è al di sotto di quella possibilità e forse anche al di sotto della capacità di comprensione. Questo continuum è ovviamente il mondo della materia elementare che muove il tutto :Ciò che è percepibile e ciò che percepibile non è.
- La coscienza inconscia fa con-fusione tra ciò che è inconscio e ciò che è cosciente in quanto essa è in fusione-con il suo stesso inconscio.
- Ciò che non si vive o che non si è mai vissuto , ciò che non entra nella percezione della coscienza o che in essa non é mai entrato, non può essere compreso dalla stessa coscienza. E’ per questo che l’inconscio, quando l’ego cerca di assumersi la responsabilità di sé stesso e della propria vita, da un aiutino ed induce eventi che ampliano l’esperienza di quella coscienza.
- Su ciò che non si vive o che non si è mai vissuto nella propria esperienza emozionale si possono fare solo ipotesi razionali. Se esse resistono alla verifica sperimentale ciò si chiama Scienza.
- Nelle allucinazioni (si percepisce ciò che NON c’è nella realtà sensibile) la coscienza è in fusione con l'inconscio e non riconosce il confine tra ciò che percepibile e ciò che non lo è. Anche qui essa è quindi in fusione-con l’inconscio. L’allucinazione però , in quanto espressione dei contenuti di quell’inconscio, ha senso ed è perciò comprensibile nel suo significato.
- La realtà della percezione e la realtà sensibile sono cose diverse. Si può percepire (quando la coscienza fa con-fusione con l’inconscio in quanto è in fusione-con lo stesso) ciò che nella realtà sensibile non esiste (e siamo in una condizione di allucinazione o nel caso delle idee deliranti) e si può non percepire ciò che nella realtà sensibile invece esiste (e siamo nel caso di un qualche impedimento alla percezione per motivi di devianza psichica. Tipo cecità “isterica” (?) e cose simili).
- E’ possibile che le intrusioni psicotiche (con i loro effetti patologici) siano la conseguenza di un inconscio sovraccarico di energia (e di contenuti inconsci). Qualche contenuto particolarmente energizzato trova uno sbocco nella coscienza , malgrado le sue difese (effetto tunnel ?), senza poter passare attraverso l’azione benefica della funzione intuizione che rende la sua energia ed il suo significato benefico e mutageno per la coscienza stessa.