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Il buon Mosè , di cui in questo lavoro si è già scritto in quanto mito , è stato coinvolto in una grande opera di ingegneria.

La quale dovrebbe difendere la laguna veneta e Venezia dalle onde delle maree marine.

Il M.O.S.E.  dovrebbe, come Mosè, dividere le acque.

Quando i vertici tecnici e politici (dell’ex  Governatore del Veneto , uno degli schifosi vertici corrotti, spero ci si ricorderà  quando Venezia affonderà) di un’opera pubblica sono corrotti si può stare certo che la corruzione ha già pervaso ogni livello di quel sistema organizzativo.

Ingegneri, geometri, uscieri, segretarie , appaltatori, funzionari, dirigenti, subappaltatori ,ecc.,ecc..

Se i vertici ed il sistema è pervaso dalla corruzione questo sistema tollererà , rendendolo a sé complice più o meno consapevole, ogni altro piccolo  e grande dipendente che violerà impunemente qualche regola (il cartellino non timbrato, l’assenza ingiustificata, la malattia come sistema di assenteismo , il fannullonismo come regola di NON lavoro, le violazioni amministrative , le false dichiarazioni,  ecc., ecc.).

Tutti quelli che sono invece rimaste persone oneste, malgrado il diffuso clima di corruzione che pervade quel sistema , altro non possono fare che continuare a fare il loro lavoro onestamente, incazzandosi ma senza poter cambiare nulla di quello schifo diffuso.

Cosa implica tutto ciò ?.

Implica che le opere e ciascuna  sua parte non sarà ultimata nei tempi giusti, implica che saranno accettati materiali scadenti, implica che saranno installati  apparati mal funzionanti, implica che i controlli saranno inesistenti ed   i collaudi saranno addomesticati  , implica che l’opera sarà mal funzionante ancora prima di essere ultimata.

Implica che Mosè si starà rigirando nella sua tomba e la povera e carissima Venezia resterà vittima dall’acqua alta, la quale prima o dopo definitivamente la sommergerà.

 

 

 

 

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