.
La credenza comune e diffusa ad ogni livello di intelligenza razionale e di conoscenze culturali circa la inevitabilità degli eventi della vita individuale in quanto causati da un inconoscibile destino è, il più delle volte , una orribile cretinata e , più concretamente, una potente resistenza al mutamento.
Il motore silenzioso ed implacabile di ogni evento (gioioso , felice, triste, doloroso, drammatico, tragico, ecc.) che attinga la vita di ciascun individuo è nella sua stessa psiche ed ha le radici temporali nella sua infanzia e le radici causali nelle psiche dei suoi genitori.
I quali , di quelle radici, sono essi stessi stati vittime inconsapevoli avendoli ricevute , per inconsapevole emulazione, dai rispettivi genitori.
E così nei secoli dei secoli a risalire.
Quel motore silenzioso è volta a volta alimentato dalla energia/informazione che lo attinge dalla realtà sensibile o dall’inconscio dello stesso individuo .
Energia dell’inconscio che attinge ed alimenta le numerose, ma non infinite, coazioni a ripetere le quali si sono cominciate a strutturare nella coscienza individuale fin dalla infanzia sotto la spinta inconsapevolmente coercitiva delle coscienze dissociate o peggio dei genitori.
Difficile da credere ed orribile da accettare