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Realtà apparente Realtà psichica
Un uomo (sposato da anni , famiglia e figli, posizione sociale consolidata ecc.) intrattiene una relazione sessuale con una amante con intensa e reciprocamente soddisfacente sessualità. |
La passione (la libido) investe in modo incontrollato la coscienza dissociata dell’uomo e diventa motore attivo della sua sessualità. |
La donna dopo qualche tempo di quel rapporto precario cerca di instaurare con quell’uomo una diversa relazione in una qualche forma più stabile e consolidata (o qualsiasi altro comportamento che la coscienza dell'uomo interpreti come a fianco riportato). |
L’inconscio e la libido tenta un accesso alla coscienza dissociata dell’uomo con un suo qualche contenuto istintuale allo scopo di mutare quella coscienza nella direzione del Sé e della crescita psichica (almeno così viene interpretato da quella coscienza il comportamento della donna). |
Di fronte a queste pretese l’uomo si irrigidisce e sente che quella relazione sta diventando una minaccia per il suo status quo rappresentato dalla sua famiglia e dal suo status sociale consolidato. |
Le resistenze della coscienza a difesa del suo status quo si attivano ed il complesso di castrazione di quella coscienza entra in azione e comincia ad agire i comportamenti dell’uomo. |
L’uomo terrorizzato da quella prospettiva di estremo mutamento della sua vita reagisce violentemente uccidendo la donna . |
Il complesso di castrazione e la coscienza dissociata a sua immagine configurata, al fine di impedire ogni possibile mutamento della coscienza dell’uomo, reprime e rimuove violentemente il tentativo di intrusione e di mutamento (ciò che così la coscienza ha interpretato) agendo nei comportamenti e con i comportamenti dell’uomo il suo principio di distruzione e di autodistruzione. |