Nel corso di questo lavoro , basandomi sui dati di esperienza ricavati da una continua ed ormai ultradecennale interpretazione dei sogni (migliaia, di più,  boh!) e su una modesta, modestissima, cultura scientifica circa le neuroscienze, ed il funzionamento del cervello umano, ho azzardato numerose congetture.

Ne azzarderò ora ancora una.

Come tutte le congetture inaffidabile, ascientifica, priva di fondamento sperimentale, azzardatissima e chi più ne ha più ne metta.

Ma perché allora le formulo?

Ho scoperto che azzardare congetture circa il funzionamento della psiche, nel corso di un processo di crescita,  è funzionale allo stesso processo di crescita

E se non venissero formulate il processo probabilmente si arenerebbe.

Uso una metafora:

E’ come se un alpinista scalasse una parete verticale con l’ausilio di corde e chiodi.

Se non usasse in ogni occasione possibile , magari anche eccedendone nell’uso, qualche chiodo (magari in più del dovuto) egli non riuscirebbe a superare taluni passaggi particolarmente difficili .

E si incroderebbe in parete.

Ed allora azzardo.

La neocorteccia con i suoi neuroni parrebbe funzionare come un computer biologico.

Il cui principio di funzionamento si basa su un linguaggio di tipo digitale (il neurone o è in stato aperto o è in stato chiuso  cioè o è in condizione 0 o è in condizione 1).

Il cervelletto parrebbe funzionare invece con un linguaggio diverso, con un linguaggio cioè di tipo analogico.

Il cervelletto potrebbe cioè essere il produttore delle immagini oniriche (che sono di tipo analogico). L’interpretazione intuitiva dei simboli onirici produrrebbe una trascodifica del simbolo in significato cioè da immagine analogica ad immagine digitale.

Il che renderebbe l’informazione/significato “potabile” per la coscienza/neocorteccia.

A questo punto ogni volta che una immagine simbolica si trasduce in significato e viene assunta dalla coscienza parte in automatico nella coscienza stessa una rielaborazione del complesso di informazioni in suo possesso (cioè la memoria complessiva di tutta l’esperienza fin lì vissuta) ed avviene in conseguenza un mutamento nella coscienza stessa.

Ed a cascata un mutamento piccolo o grande che sia della personalità dell’individuo.

 

 

 

 

 

 

Torna alla home page    Torna all'indice n.7 (anno 2011)