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Dobbiamo partire dall’inizio.
Non così dall’inizio come parrebbe intendere il motto biblico.
Dobbiamo partire da subito dopo la nascita.
La comunicazione parentale nei confronti della piccola coscienza del nascituro o della nascitura è per quella coscienza il “VERBO”.
La comunicazione parentale ,IL SUO SIGNIFICATO, IL SIGNIFICATO CHE ESSA VEICOLA è il suo VERBO.
Quella comunicazione e quel significato determineranno , ripetuta e ripetuto più e più volte nel corso dell’infanzia la vita , la salute o lo malattia , i comportamenti ed il modo di pensare di quel nascituro , di quella nascitura.
Determineranno la sua salute o la sua malattia mentale.
Determineranno la sua salute fisica e la qualità della sua vita.
Quella comunicazione parentale e quei significati ripetutamente ed inconsapevolmente INFLITTI alla piccola coscienza incideranno in essa LA STESSA IDENTICA CONDIZIONE MENTALE PREVALENTE in quell’ambito parentale.
Con tutte le conseguenze del caso.
Se quella comunicazione e quei significati imporranno alle piccole coscienze NOTIZIE FALSE circa la reale natura del Sé di quel piccolo individuo , ad immagine emulativa e speculare della identica condizione psichica parentale, esse determineranno la condizione di dissociazione da sé di quelle piccole coscienze .
E da qui il futuro di quell’individuo.
E se l’ancor piccolo individuo , l’ancor piccola individua si dimostreranno riottose a quel VERBO si passerà ad una comunicazione più intensa , più violenta , più incisiva e più incidente.
E sarà un complesso di castrazione ad installarsi in quella psiche.
Ed un futuro ancora più NERO si prospetterà per quei bambini , per quelle bambine.
Essendo quelle coscienze IMPREGNATE di notizie false circa la reale natura dei corrispondenti individui esse , nell’ adulto , tenderanno a considerare come VERE ogni fake news che dalla realtà sensibile giungerà ad esse.
Orienteranno quell’individuo a credere come vero il falso e come falso il vero.
Se poi qualche religione affermerà risoluta “In principio era il verbo e il verbo era presso Dio e il VERBO ERA DIO” ben si comprende come dice Eraclito che :”L’io credo è morbo sacro”. Framm.n.62.
Le false credenze indotte da quella comunicazione parentale , che veicolava false informazioni circa la reale natura del nascituro e del bambino/a , diventano per quelle piccole coscienze LA VOCE DI DIO, IL SUO VERBO.
No !.
La comunicazione parentale infantile ed i significati dissocianti e castranti da essa veicolata non è e non né mai stata “la voce di Dio”!!.
Essa è ed è stata la voce della condizione psichica dell’ambito parentale che la sua stessa condizione psichica ha imposto ai nascituri.
Nell’adulto, la cui psiche è stata così inizialmente strutturata, le fake news continueranno ad essere la prima scelta di acquisizione di conoscenza, più o meno consapevole, da parte di quelle coscienze dissociate , che avidamente se ne nutriranno.
Esse, le false informazioni, continueranno a svolgere su quelle coscienze la stessa funzione repressiva , dissociante e castrante che la comunicazione parentale ripetutamente aveva inflitta nelle piccole coscienze.
Continueranno cioè a svolgere lo stesso “sporco lavoro” che la comunicazione parentale aveva a suo tempo svolto su di esse.
Perpetuando in esse la stessa identica condizione psichica deviata originaria.*, **
(*) E’ chiaro ora il danno che le false informazioni veicolate dai social network e dai media politicamente orientati (pro domo suo) causano sulle masse ?.
(**) Come già si è detto in qualche raro caso quella comunicazione, promossa da genitori adulti e coscienti di sé, avvia i piccoli nati verso la crescita psichica normale semplicemente veicolando in quelle piccole coscienze, seppur inconsapevolmente, informazioni/significati fondati e veri circa la reale natura di quei piccoli individui.