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Una delle caratteristiche sintomatiche, e sicuramente tra le meno gravi, della coscienza dissociata (in realtà del suo Narciso cioè dello insieme delle protesi del falso se) è la tuttologia.
La continua assunzione di false informazioni, assunzione in parte consapevole ma in gran parte inconsapevole, e la continua elaborazione razionale delle stesse porta l'individuo dissociato a ritenersi onnisciente.
Egli ha conoscenza di tutto , ha spiegazioni razionali per tutto, ha risposte pronte e ricche di sicumera su tutto, ha "acute" (sic) critiche su tutto.
E’ un patetico ascolto l'ascolto del continuo eloquio di individui siffatti.
E stringe il cuore lo spreco di tanta intelligenza che potrebbe ben più salutarmente essere impiegata per aiutare se stessi.
La coscienza ha visione unilaterale ed è ossessivamente concentrata su sé stessa.
Altro non vede e non sente.
Ogni parola ricevuta scivola via da essa , inascoltata, ed è sempre la solita stolida canzoncina che essa è in grado di riprodurre.
Eppure c’è un intoppo.
Questa coscienza che tutto sa, che tutto distingue , che tutto capisce è cieca in un punto essenziale per la sopravvivenza dell’individuo :”Il covid 19 non esiste ed il vaccino fa male”.
Ma come ?. Capisce tutto , sa tutto e proprio quà si blocca ?.
Mentre la coscienza del narciso si balloca nell’ammirazione di sé stessa il suo complesso di castrazione, con la sua pulsione autodistruttiva, sospinge lentamente, dolcemente , ma ineluttabilmente l’individuo verso il baratro.
La tuttologia sintomatica colpisce sia individui di bassa cultura e scarsa intelligenza che individui molto colti e molto intelligenti.
Ma tant'è. Come dice il detto popolare : "Il saggio sa nulla ed il mona sa tutto" .*
(*) Mona (ma anche fissa ** in dialetti diversi) = Incosapevole traduzione dialettale di "individuo dissociato da se" (individuo affetto da stupidità strutturale) .Anche versione dialettale di "figa" , fessura , genitale femminile , ed ulteriore espressione dispregiativa , strutturalmente insita nel linguaggio, nei confronti del femminile.
(**) Fesso, fissa = fessura, fessurato cioè , ancora , individuo affetto da coscienza scissa da sè, individuo da sè dissociato (tanto spreco di dottrina psicoanalitica quando tutto è metascritto da sempre sia nei linguaggi colti che nei linguaggi popolari).