Non ho la più pallida idea di chi abbia inventato questa felice definizione per definire i sistemi familiari.
E’ sicuramente una genialata.
In effetti nei sistemi familiari c’è un soggetto , maschio o femmina che sia, il quale funge da “soggetto alfa” intorno alla cui comunicazione “autorevole” ruotano i sistemi psichici , a cerchi concentrici, di ogni altro membro del sistema.
Il comunicatore “autorevole” detta la linea e gli altri sistemi psichici ,volenti o nolenti, ad essa si adeguano emulandola in sè.
Di una costellazione familiare non fanno parte solo i parenti ma anche qualunque essere umano o essere vivente verso cui sia in atto un legame parentale o un legame affettivo o un legame d’amore.
Legame che è il corroborante, nel bene come nel male, di quei processi emulativi.
Quando un membro di una qualsiasi costellazione inizia , porta avanti e porta a termine con successo un processo di crescita psichica ciò coinvolgerà lentamente ma inesorabilmente , in assoluta inconsapevolezza , tutti i membri di quel sistema.
Pur essendo valida la legge universale secondo la quale solo un elemento esterno ad un sistema può mutare il sistema stesso * occorre tenere presente che in un sistema di individui dissociati da sè l'introduzione, a dosi omeopatiche, di contenuti istintuali dell’inconscio e del Sè è di fatto un introdurre in esso elementi esterni , estranei e mutageni rispetto a quel sistema di dissociazione.
Il che rende efficace ai fini del mutamento del sistema la comunicazione “autorevole” (ma questa volta a fin di bene ) del soggetto con un processo di mutamento in atto.
(*) E ciò vale anche per ogni sistema quale che esso sia , compresi i sistemi di teorie.