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Dice un sogno:”Vive con noi un vecchio. Non so se M. lascia cadere un suo ombrellone fuori e poi chiama il figlio e gli dice che l’ombrellone del vecchio l’hanno portato via i vicini e bene hanno fatto. Questo vecchio fa la pipi nella stampiera ed abita con noi.
Il Sé (l’immagine del Sé) è ormai nella coscienza e la coscienza abbandona le sue vecchie difese contro di esso (il vecchio ombrellone).
Il Sé ora “comunica” a suo modo (fa la pipi nella stampiera) liberamente con la coscienza stessa.
Dice un altro sogno:”C’è un anziano che vive con noi, è mio padre ed allora ogni volta non so per quale terapia mi da, con dei lunghi listelli di legno chiaro, delle steccate sul sedere. Io qualche volta gliene restituisco qualcuna piano ma la cosa mi irrita. Gli chiedo perché mi queste steccate e lui dice :”Forse perché non sono abituato ad essere tuo padre”. Ed io gli dico: “Ed io non sono abituato ad essere tuo figlio”.
Il Sé (l’immagine del Sé), ormai integrato nella coscienza, continua la sua azione di stimolo verso la coscienza (grazie al fallo/listelli) affinchè si giunga alla sua presa di coscienza.
Il Sé cioè continua con gli stimoli che esso infligge al fine di sollecitare la sua presa di coscienza. E la coscienza a suo modo risponde.
Ed una volta integrata l’immagine del Sé nella coscienza è necessario un reciproco periodo di adattamento secondario rispetto a questa nuova condizione psichica.
Dice un terzo sogno:"C‘è una lite tra mia madre e me. Mio padre mi vuole menare ed io mi arrampico sul vano della porta in alto, lui cerca di prendermi ma non ci riesce. Alcuni gli dicono dove sono ecc.. Ma ad un certo punto io scendo e dico a mio padre:Mettiamoci d’accordo come padre e figlio.".
La fine del conflitto intrapsichico tra la coscienza (ormai ex) dissociata ed il Sè, sostenuta del complesso di castrazione.
(scritto il 1/5/23)