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Sappiamo che gli animali a S.N.C. sviluppato sognano.
I loro occhi nella fase REM del sonno seguono le immagini oniriche che affiorano alla coscienza dell’animale.
Poiché non è pensabile, fino a prova contraria, che quella coscienza sia in grado di dare una interpretazione intuitiva ai sogni si dovrebbe pensare che il sogno nella coscienza animale attiva un qualche processo biochimico, neurochimico, il quale attinge l’area neuronale imponendo a quest’area le informazioni che il sogno ha veicolato.
Ed in conseguenza di ciò la coscienza dell’animale struttura i collegamenti indispensabili con i propri istinti.
Processo questo indispensabile alla sopravvivenza dell’animale.
Si dovrebbe pensare anche che nel caso che un bambino/a nasca in un ambiente parentale favorevole alla crescita psichica nella coscienza del bambino si attivi analogo processo biochimico , a seguito di ciascun sogno, fino a portare alla sua coscienza , nel lungo periodo dell’infanzia e della adolescenza tutte le informazioni necessarie per collegare quella coscienza ai suoi istinti.
Cosa che può correttamente essere definita “presa di coscienza del proprio Sé, della propria reale natura” ancorchè in totale inconsapevolezza.
Si dovrebbe pensare ancora che il processo di crescita attraverso l’interpretazione intuitiva dei propri e degli altrui sogni (nel corso di una terapia analitica in quest’ultimo caso) azioni lo stesso tipo di processo neurochimico di quelli sopraipotizzati.
Si dovrebbe presumere perciò che l’interpretazione intuitiva dei sogni aziona :
- Processi mutativi a livello genetico;
- Processi mutativi a livello di inconscio;
- Processi mutativi a livello neurologico.
Di tutta questa rivoluzione ciò che sarà possibile osservare saranno i mutamenti comportamentali, ideativi, emozionali e della personalità del soggetto che ha vissuto quel processo di trasformazione .