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Prima un ambiente che più confortevole di così non si può.E subito dopo vieni cacciato bruscamente dal Paradiso.

Ma proprio buttato fuori di brutto.

Come prima esperienza  traumatica non c’è male.

Ed ovviamente essa incide la sua traccia nella coscienza del nascituro.

Si struttura nella coscienza il “trauma del distacco e dell’abbandono”.

Di questa esperienza , anche di questa esperienza, occorre prendere coscienza.

E del significato con il quale nella piccola coscienza si è incisa.

Se questo trauma rimane inconscio  potrà accadere che l’adulto ,l’adulta vivrà malissimo , molto più di quanto si dovrebbe, ogni partenza, ogni abbandono , ogni separazione.

Se il dolore che queste esperienze di solito generano si accompagna ad un complesso di castrazione ormai maturo per l’azione (con la sua pulsione coatta alla distruzione ed all’autodistruzione)  tutto ciò può causare tragedie.

Ma di quel trauma iniziale si può prendere coscienza e tale presa di coscienza  rappresenta per un certo senso il fondo del barile.

Infatti i sogni successivi diranno che non c’è più niente da tirare fuori da quel profondo barile.

 

 

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