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Le tappe di un processo di crescita sono segnate da diversi tipi di simboli che non hanno valore generale ma sono legate alle esperienze individuali.
Riferirne è comunque utile.
I simboli di cui sopra emergono nel corso del processo non nell’ordine in cui sono stati sotto riportati (cioè in forma di tappe successive) ma in maniera completamente asincronica:
1^:Donna scostante ed insopportabile= Coscienza dissociata;
2^:Cavo telefonico interrotto da
ripristinare da un tecnico= L’assenza
di collegamenti tra coscienza e contenuti istintuali dell’inconscio;
3^:Un corso di addestramento per una trasmissione televisiva= La
preparazione in corso della coscienza mirata alla successiva presa di
coscienza;
4^:Una bambina dentro una gabbietta aperta appesa molto in alto
sulla parete =Una coscienza percettiva infantile molto dissociata
da sè;
5^:Uomo grande e grosso, un mezzo fascista , che ne è il custode=Il
complesso di castrazione;
6: Un tavolo quadrato bassissimo tanto che non è possibile metterci
le gambe sotto= Una coscienza allo stato assolutamente iniziale di
sviluppo;
7^:In una scuola la discesa di due cordate in un profondo crepaccio
della roccia, una arriva prima e l'altra dopo (*)= Il lavoro di
confronto con l’inconscio dapprima eseguito dall’analista e
immediatamente dopo emulato dal soggetto;
8^:Uno con la bici ed un altro con una strana bici con una ruota
solo, litigano di brutto.Quello con la bici con una ruota sola tenta di
colpire molto forte con questa bici sia l'altro sia la sua bici.=
Il conflitto intrapsichico basale tra coscienza dissociata e castrata
e contenuti istintuali dell’inconscio. Condizione border-line al limite
dello sfondamento psicotico.
La presa di coscienza di ciascuna “tappa” apre la strada, sia pure asincronicamente , alla tappa successiva .
La presa di coscienza , infine, del feroce conflitto intrapsichico basale (e bloccante) è risolutiva ai fini della successiva presa di coscienza di sé (seppur non in consapevolezza).
(*) Questi simboli (7) meritano un approfondimento.Il lunghissimo percorso di crescita psichica fatto per conto suo in consapevolezza da parte dell’analista, fino alla completa presa di coscienza di sé, diventa nella sua coscienza un modello sintetico di una possibile “tecnica” di crescita (la cordata che scende nel profondo crepaccio e che arriva per prima) la quale fungerà in seguito da modello da emulare da parte dei soggetti in terapia (la seconda cordata) al fine di consentire loro di potere prendere coscienza del LORO Sé.