Questo è un tentativo , alquanto dilettantesco, di formulare una supposizione di ordine generale che non ha alcuna pretesa di verità o di approssimazione di verità.
E’ un tentativo di unificare cose diverse che forse sono la stessa cosa.
Realtà1 è tutto ciò che percepisce la coscienza ed i sensi, che a quella realtà1 appartengono.
Il cervello, che si è evoluto sul pianeta Terra, è strutturato per pensare in termini di tempo e di spazio , termini che regolano quella realtà.
Dentro l’individuo (forse?, dove? ) esiste una realtà2.
Qualcuno l’ha chiamata (io credo piuttosto limitatamente) : Inconscio.
Per quello che se ne sa e che se ne può capire all’interno dell’inconscio non esiste né tempo né spazio.
Ed è inesplorabile dato che il cervello non può pensare che in termini di tempo e di spazio.
Non solo ma perfino l’intelligenza razionale è incapace di comprendere i suoi prodotti simbolici.
Questo mondo di realtà2 comunica però con la coscienza (e la realtà1 della quale essa fa parte) attraverso le informazioni (che qualcuno chiama significati) .
Le/li rappresenta in forma simbolica nei sogni (nei miti, ecc.), la funzione intuizione (se è stata integrata nella coscienza) spontaneamente interpreta quei simboli onirici e ne estrae il significato e contestualmente li passa alla coscienza (insieme ad un quid di energia/libido).
Nella realtà1 il limite di velocità è quello della velocità della luce la quale viaggia attraverso lo spazio veicolando onde e particelle (i fotoni).
Nella realtà2 la fisica quantistica ha buttato appena uno sguardo.
Forse questa realtà, che si può ipotizzare essere (come l’inconscio) senza tempo e senza spazio , non è perciò , come l’inconscio, pensabile dal cervello umano (che come si è detto si è evoluto sulla Terra , nella realtà1 nella quale invece esiste il tempo e lo spazio).