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Il prendere coscienza di sé significa che il rapporto di comunicazione (libidico ed informativo) tra inconscio e coscienza , tra soma e psiche, tra istintualità e coscienza) diventa continuo e dinamico e mantiene in ogni punto l’omeostasi del sistema individuo.
Circuito di comunicazione che è inerte ed disattivo quando la coscienza è dissociata dall’inconscio.
L’inertizzazione di tale circuito primario impedisce l’attivazione di un altro grande circuito, diciamo così secondario, di comunicazione informativo e libidico tra gli inconsci dei viventi.
Questo circuito è quello che mantiene gli inconsci in comunicazione omeostatica con la Natura ed i meccanismi evolutivi.
Come si diceva l’inertizzazione del circuito primario, a causa della condizione dissociativa, rende inattivo anche questo secondo circuito di ordine generale.
In pratica l’individuo dissociato da sé viene ad appartenere , suo malgrado e nella sua assoluta inconsapevolezza, ad un mondo altro che è del tutto alieno al mondo della Natura, al mondo della istintualità , al mondo della animalità (cui la specie umana indubbiamente appartiene).
Solo biochimica e null’altro.