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Così come esiste il principio maschile e quello femminile, elementi genetici fondativi della condizione psichica adulta dell’individuo, esiste il principio del bene ed il principio del male che fonda, geneticamente, la futura condizione fisico-psichico dell’individuo.
Non nel senso che quella futura condizione sia geneticamente preordinata ma nel senso che a seconda della direzione che prenderà il suo sviluppo psichico sarà l’uno o l’altra o entrambi, in diversa misura, a determinare quella condizione.
Dipenderà se il futuro sviluppo psichico prenderà la direzione della crescita verso la coscienza di sé oppure, come purtroppo succede nella grande quantità dei casi, l’imprinting infantile, che emula la condizione psichica dissociata dei genitori, prenderà la strada della condizione dissociativa o peggio.
Dipenderà se uno o più contenuti del Sé dell’individuo riusciranno a raggiungere la sua coscienza strutturando grazie ad essi un legame tra quella coscienza ed i contenuti istintuali dell’individuo oppure no.
Dipenderà in che misura sarà integrato, correlativamente, in quella coscienza il principio del bene oppure il principio del male come a dire il principio della vita o il principio della morte.
E ciò determinerà se la coscienza sarà in tutto, in parte o in nessuna parte ancorata alla reale natura dell’individuo oppure da essa completamente disancorata , in parte disancorata ed in nessuna parte disancorata.
E quindi in corrispondenza con un analogo e reciproco rapporto di comunicazione con le informazioni dissocianti di realtà.
(scritto il 5/5/23)