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Coloro che leggono le cose di psicoanalisi spesso hanno un rigetto.
So cosa pensano e capisco ciò che provano.
E di cosa provano anzi sò.
Costoro si sentono personalmente minacciati dalle cose scritte e si sentono minacciate direttamente nel loro senso di identità .
E' una sensazione questa con la quale ci si sente perduti in quanto vengono messe in discussione credenze ormai radicate nel proprio inconscio e sulle quali si fonda quel senso di identità.
E' una sensazione sgradevole e talora orribile.
E' la stessa sensazione che prova qualsiasi individuo inconscio di sé quando legge cose di psicoanalisi e così accadeva anche a me quando , molti anni fa ne leggevo.
Comprendo perfettamente quella reazione.
Ma occorre anche sapere che quelle credenze fondano conflitti potenti con il proprio stesso Sè ed esse sono di quel Sè le peggiori nemiche.