Nella cultura popolare la morte viene talora raffigurata come “la commare secca”.
Secca si presume in riferimento al fatto che la temuta comare è raffigurata come uno scheletro ricoperto da un cupo mantello.
Per non parlare della temibile falce che essa impugna.
E’ possibile che la comare secca rappresenti qualcos’altro.
Non v’è dubbio che la coscienza dissociata ed infestata da protesi del falso sé possa proiettare nel terrore della morte (della propria morte) il terrore verso il proprio mutamento.
E la paura della morte (evento quest’ultimo peraltro fisiologico esattamente come la nascita) potrebbe significare della paura di perdere quella coscienza patologica e patogenica.
E ad “uccidere” questa coscienza è e non può essere altro che la coscienza del Sé.
In conseguenza di ciò la comare secca potrebbe essere una rappresentazione simbolica della coscienza del Sé , la quale , com’è noto , è dotata di un lungo “fallo” (la temibile falce) che è rappresentazione della capacità di capire di sé cioè della funzione intuizione.