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Se cento o mille individui, dopo una
terapia analitica , poco importa qui a quale fine essi l’abbiano
intrapresa, facessero autoanalisi interpretando intuitivamente i loro
sogni , continuamente superando se stessi ed ogni propria precedente
teoria, superando il loro guru di riferimento e la teoria che costui ha
loro impresso, alla fine (ma esiste una fine ?) avremmo cento o mille
diverse teorie su come funziona la psiche umana e su cosa è
psicoanalisi.
Ciò in quanto cento o mille individui diversi , hanno cento o mille
diverse individualità , hanno cento o mille diverse potenzialità da
esprimere , sono cento o mille diverse teorie psicoanalitiche viventi in
continuo work in progress.
Tutte vere per ciascuno di essi.
Hanno cento o mille diversi modi di amare sé stessi, gli altri e la Natura vivente quale che sia la forma con la quale essa si esprime nel mondo.
Ed uno dei modi di amare la loro natura e la Natura in genere è esattamente quello di continuare ad interpretare intuitivamente i loro e gli altrui sogni approfondendo la conoscenza di sé e la propria consapevolezza , nutrendo la psiche e nutrendo sé stessi della immensa sapienza della Natura stessa.
Per sé e per gli altri.
Dato che la lenta conquista di quella profondità dipende anche dalla profondità e dalla potenza dei blocchi castranti dell’altro i quali quella profondità rendono necessaria affinchè essi possano essere superati e risolti avviando quella coscienza, anche quella coscienza , sulla strada della crescita psichica.
Come giustamente già è stato detto, molto più autorevolmente di quanto non possa dire io, dire "psicoanalista freudiano o junghiano o quant'altro” è cosa assolutamente stupida.