La Polizia americana con alcuni suoi membri armati sta dando il peggio di sé nei confronti degli afroamericani.

Ed avere il sostegno , più o meno esplicito , del Presidente degli U.S.A. è per questi membri un autorevole incoraggiamento.

D’altra parte non si possono dimenticare i secoli nei quali una parte della popolazione americana ha prosperato con lo schiavismo e con la tratta degli schiavi.

E come certe potenti infezioni psichiche si trasmettano dai genitori ai figli nella inconsapevolezza di tutti.

Quello che non si vuole capire è che il razzismo non è una opinione o una espressione del libero pensiero ma è un sintomo grave di una malattia mentale severa.

Tanto più severa se il razzismo viene agito nei comportamenti sociali.

I razzisti intelligenti  , e non si può escludere che ce ne siano, dovrebbero riflettere su questo e per il loro bene farsi curare.

La malattia mentale è di solito curabile e si cura con la psicoanalisi e/o con i farmaci.

In taluni casi di individui particolarmente coatti e  fanatizzati rispetto a quel sintomo non si dovrebbe escludere il ricorso al T.S.O..

 Ampiamente giustificato dal fatto che questi individui sono potenzialmente pericolosi per sé e per gli altri.

Stesso discorso vale , a  seconda della gravità dei sintomi, per l’omofobia e per ogni tipo di avversione verso la diversità (sia essa etnica, religiosa, di genere , ecc.).

L’odio verso la diversità dice di una coscienza dissociata ed afflitta da un potente complesso di castrazione la quale agisce l’individuo rivolgendo l’odio che essa vive verso la propria diversità interiore anche verso l’esterno.

Non bisognerebbe dimenticare che quando il razzismo , il sintomo di quella infezione psichica di cui il nazismo è stato in tempi storici  la massima espressione, dilaga al punto di diventare  patrimonio  collettivo  di una comunità sociale ampia la sua cura di solito è la guerra.

Così è successo contro lo schiavismo , così è successo contro il nazismo.