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Immaginate di avere sul tavolo un computer ultrapotente ,pigiate qualche tasto della tastiera e non succede nulla .

Come mai ?.

Nel sistema operativo di quel computer , tra i software memorizzati sul hard disk  non è stato installato il c.d. driver di tastiera.

Cioè non sono state installate = memorizzate una sequenza di istruzioni/informazioni che dicono al computer come far funzionare la tastiera.

Si potrebbe dire con assoluta correttezza che il computer è INCONSCIO alla sua stessa tastiera.

Oppure che esso è DISSOCIATO dalla sua stessa tastiera.

E che finchè non diventerà "cosciente"  della esistenza della tastiera e delle istruzioni per il suo funzionamento la tastiera (ed il computer) non potrà funzionare.

Cioè finchè non verrà installato nel sistema  operativo il famoso driver di tastiera.

Che peccato un computer così potente del tutto inutilizzabile !.

Ciascun essere vivente , ciascun essere umano ha dentro la sua scatola cranica uno tra i computer più potenti che esista nell’Universo conosciuto.

Questo computer impegna una parte importante del cervello e si chiama COSCIENZA.

Alla nascita le coscienze di molti (troppi) genitori (purtroppo per loro e purtroppo per i loro figli) sono nella condizione di quel potente computer sopra il tavolo.

Sono inconsci e dissociati da sé.

Al più le loro coscienze hanno integrato i significati/informazioni/istruzioni per il funzionamento della due funzioni c.d. superiori (funzione pensiero/funzione razionale  e funzione percezione) e poi basta.

Può accadere che la coscienza percettiva che gestisce le informazioni della funzione percezione non abbia integrato i significati/informazioni/ istruzioni relative alla capacità di visione ottica.

Gli occhi funzionano perfettamente , l’oculista è perplesso ma l’individuo resta cieco.

La coscienza percettiva riceve le informazioni dal nervo ottico ma essendo quella coscienza inconscia rispetto a parte della funzione percettiva essa è impossibilitata ad elaborare le informazioni che riceve da quel nervo.

Magari va a Lourdes e, miracolo, acquista la vista.

Miracolo ??!!.

Essere inconsci al proprio Sé , essere dissociato da sé stessi, l’individuo la cui coscienza non abbia integrato i significati/informazioni/ istruzioni che definiscono in quella coscienza la reale natura di quell’individuo implica che quella coscienza è CIECA rispetto a quella reale natura e la grande capacità del cervello di assicurare e garantire la sopravvivenza dell’individuo (ed in particolare la sua salute) in ogni tempo è in gran parte disattivata.

Siccome quel computer/cervello/coscienza rimane comunque strumento potentissimo la coscienza assume per emulazione dalla realtà sensibile (non potendo assumere informazioni/significati/istruzioni dai contenuti istintuali del suo inconscio) ogni informazione possibile (vera o falsa o folle) che possa strutturare in essa un qualche  modello possibile di sé al quale fare riferimento.

Nasce in essa l’immagine del falso sé: Una immagine falsa , distorta, mal funzionante talora assolutamente folle di ciò che NON è la reale natura di quell’individuo.

Il quale per tutta la vita sarà costantemente  ALTRO DA SE’.

 

 

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