.               

Dice un sogno:”Un bambino corre velocissimo verso il casello di entrata dell’autostrada e molti gli corrono dietro per fermarlo.Il bambino entra nel casello e subito esce da un altro casello e poi rientra e così via.”

Il sogno rappresenta il rapporto dinamico tra l’informazione quantica (il bambino), generata dal mutamento quantico di un elettrone ed il nucleo della molecola (l’autostrada). L’informazione quantica attinge il nucleo dell’atomo o della  molecola, genera in esso un mutamento, muta essa stessa, esce , muta lo stato quantico dell’elettrone da cui si è generata,  rientra  nel nucleo e così via fino a quando non ha esaurito la sua carica mutagena.

E cosa c’entra il primogenito ed il secondogenito?.

Vediamo.

Com’è noto il primogenito eredita la corona di re ed il secondogenito invece no e rosica per tutta la vita.

Oppure ne nasce una guerra per la corona nella quale il secondogenito tenta di impedire al primogenito l’ascesa al trono per prenderne il posto.

E’ la lotta perenne (descritta con i fumetti di Topolino) tra il significato genetico del Sé (il primogenito, il primo ad essere generato dal codice genetico) e l’informazione del falso sé che tenta di “impedirgli l’ascesa al trono” cioè l’ingresso nella coscienza al fine di farla crescere e diventare adulta.

Ad un altro livello l’informazione circa il mutamento quantico generato da uno o più elettroni di quel codice tenta di raggiungere la molecola/le molecole del neurone al fine di mutarne lo stato da chiuso ad aperto.

Se questo accade si dice che la coscienza (la macchina) ha preso coscienza (l'effetto, il mutamento) di un significato del Sé.

E tutto l’ambaradan che definiamo “il prendere coscienza di sé” è tutto un teatro, una rappresentazione per far capire, grazie allo specifico linguaggio, questo meccanismo di base a quella testona della coscienza stessa.

Se invece viene impedito (per esempio dall’imprinting infantile, dalle informazioni del falso sé) a quella informazione quantica di raggiungere quella molecola del neurone quel neurone chiuso era primo e chiuso rimane.

E si dice che la coscienza è rimasta dissociata da sé.

Cioè in parole povere è rimasta dissociata dal patrimonio istintuale dell’individuo e quella coscienza era e resterà una macchinetta stupida, un robottino, anche sé essa fa parte (estremizzando) del cervello iperrazionale di Einstein *.

(*) Che ovviamente stupido non era e, sebbene iperrazionale, tanto umano da capire che il razzismo era ed è il frutto della stupidità totale ed assoluta della coscienza dissociata.

 (scritto il 7/5/23)

 

 

 

 

 

 


 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Maggio 2023