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Il “serpente che si mangia la coda” rappresenta SIMBOLICAMENTE la condizione assoluta di incoscienza, la coscienza infantile innata priva di ogni informazione.

Rappresenta altresì una gestalt dal corrispondente significato, un circuito neuronale originario, iniziale e primitivo del tutto privo di informazioni.

In pratica lo stato di coscienza del bambino/a appena nato nei confronti della cui coscienza l'imprinting infantile non ha ancora iniziato la sua azione patogenica e distruttiva.

A partire da questo stato assolutamente regressivo tutto è possibile: Dalla strada per la crescita psichica e la coscienza del Sè alla condizione psichica patologica la più estrema che si possa immaginare successivamente alla quale non esiste sopravvivenza possibile.

Nel corso del processo di crescita, se necessario ed a seconda di quanto feroce sia stato l'imprinting infantile contro il Sè del soggetto, l'abreazione può giungere regressivamente fino alla presa di coscienza dell'"Uroboros".

Cioè di uno stato regressivo della coscienza che come rilevato PRECEDE l'azione castrante di quell'imprinting.

                                                               (scritto il 19/3/25)

 

 

 

 

 


 

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