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Comprendere intuitivamente il significato dei propri sogni o degli altri sogni è già una gran bella cosa.

Ci si appropria di un linguaggio sconosciuto ai più che è il linguaggio proprio con il quale la Natura, la propria Natura, comunica con la coscienza.

Attraverso la mediazione dei simboli, attraverso la mediazione di quel linguaggio.

Ed, inoltre, attraverso la mediazione della consapevolezza che è il singolare canale di comunicazione con il quale la coscienza, anzi di più,  il CERVELLO   comunica con l’ego.

Consapevolezza che è il canale corrispondente e complementare, si potrebbe dire emulativo, con il quale l’istintualità, per altro verso, comunica con la coscienza.

Canale che il processo di crescita progressivamente ha riattivato e riattiva e rende vivo.

E ciò è già tanto.

Ma quando tra quelle intuizioni spontanee ne affiora una che dice all'ego:”Osserva i mutamenti quantici degli elettroni ed il loro rapporto mutageno con il nucleo dell'atomo e della molecola” non si può che rimanerne sconcertati.

Perché di ciò che io sappia non parla alcun libro di fisica.

E quando tra un sogno e l'altro, e grazie proprio a qualche sogno, quelle intuizioni cominciano a svelare meccanismi di funzionamento della materia elementare, meccanismi di funzionamento della fisica quantistica, sconosciuti ai più, lo sconcerto aumenta.

Si badi bene.

Non perchè si abbiano dubbi sulla veridicità di quelle intuizioni spontanee ma perché di esse non c’è, qui ed ora, alcuna possibilità di verificarne la fondatezza scientifica.

Le intuizioni proseguono, tra quelle che portano alla coscienza i tanti significati del proprio Sé, e ben presto si capisce che anche quelle intuizioni "stranianti" stanno facendo la stessa identica cosa.

Stanno portando alla coscienza taluni meccanismi di funzionamento del proprio Sè ed in particolare del proprio cervello.

Ciò risolve il problema?.

Certo che no.

Mentre non esiste alcun modo per verificare sperimentalmente se un significato intuitivo di un sogno è fondato o meno esistono o possono esistere molti modi per verificare la fondatezza di quelle intuizioni relative ai meccanismi di funzionamento della materia elementare.

Ma queste verifiche sperimentali non spetta a me farle dato che non ho nè gli strumenti nè la possibilità di farle.

Spetta a qualche volenteroso fisico il quale, superando le sue pur legittime perplessità iniziali (Ma questo è matto!), affronti un campo di conoscenze che è pur fuori dalle capacità di comprensione della sua intelligenza razionale.

Ma non fuori dal campo della conoscenza scientifica.

E quand'anche nessuno di quelle particolari intuizioni ne verificasse la fondatezza o quella fondatezza non venisse confermata per me non cambia nulla .

Vuol dire che quelle intuizioni erano "ponti" di passaggio da un punto ad un altro lungo di un percorso che portava ed ha  portato alla coscienza del Sè.

 (scritto il 7/5/23)

 

 

 

 

 

 


 

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