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In taluni film una pioggia torrenziale rappresenta la fine del male , il ripulirlo radicalmente.

Per certi versi questa pioggia catartica rappresenta la presa di coscienza di ciò che è inconscio e la definitiva eliminazione del “male” dalla coscienza e cioè  il superamento della sua patologia (dissociazione , complessi di castrazione, protesi del falso sé, ecc.).

Una pioggia particolarmente torrenziale ripulisce il Pianeta da tutto il “male” su di esso accumulato e siamo ,  nientemeno, al Diluvio Universale.

La grande pioggia , anzi la grandissima pioggia,  ripulisce il Pianeta e l’inconscio, il grande mare, sommerge tutto.

Solo Noè, opportunamente avvertito, costruisce una grande barca , l’Arca, sulla quale imbarca sé stesso ed una coppia di ogni specie animale.

Costruisce cioè la coscienza del Sé nella quale imbarca  sé stesso, l’immagine del Sé,  ed ogni coppia istintuale del maschile e del femminile.

L’Arca/Coscienza del Sé galleggia sul grande inconscio (che più grande non è possibile immaginare) e porta il tutto a salvamento.

Il mito non cita né l’ego nè la funzione egotica la quale   non fa parte ne dell'una dell'altro, né dell’inconscio né della coscienza del Sé.

Essendo l’ego soggetto psichico altro rispetto ai due.

Esso controlla i suoi istinti finalmente salvati, finalmente liberati ed ad essi concede ragionevole sfogo secondo le opportunità.

 

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