.               .

Mentre il rapporto di causa ed effetto circa la genesi della comunicazione transferale è individuabile (c'è prima un rapporto di comunicazione a livello di comunicazione sensibile, "le quattro chiacchere",  e la notte o le notti successive un sogno transferale che della condizione psichica dell'altro riferisce) nel caso del controtransfert questo rapporto è inconscio.

E però altamente possibile che ad attivare la comunicazione transferale dell'altro sia una comunicazione controtransferale inconscia dell'osservatore, inconscia  all'osservatore stesso.

Una delle forme della classica "azione della non azione".

Controtransfert e transfert insorgono dopo un rapporto di frequentazione non occasionale tra individui.

Mentre la comunicazione controtransferale è, a causa delle informazioni del Sé del soggetto che essa veicola, mutagena per la coscienza dello stesso, la comunicazione transferale “di risposta”, prodotta dal suo inconscio, non è mutagena (se non in minima misura grazie alle eventuali acquisizioni di nuove conoscenze) per la coscienza dell’osservatore.

Veicolano però, oltre alle informazione sulla condizione psichica di quell’inconscio, anche informazioni che vengono percepite a livello di sensazioni fisiche.

       .                                              (scritto il 10/3/24)

 

 

 

 

 

 


 

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