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Ero partito per fare una interpretazione di alcuni contenuti  dell’Odissea, opera che si colloca per i suoi tanti riferimenti simbolici tra la poesia epica e la mitologia.

E del rapporto esistente tra il viaggio di Ulisse ed i tanti passaggi di un processo di crescita psichica.

Ma siccome la vita scorre ed il tempo è quello che è mi limito ad una cosa sommaria e parziale.

-         Il naufragio nell’isola dei Feaci nella quale Ulisse racconta delle  esperienze fin lì vissute (gli apologhi presso Alcinoo): Una sorta di feedback dell’opera il quale molto assomiglia ad una abreazione grazie alla quale nel corso del processo si prende coscienza del significato delle proprie esperienze  vissute ;

-         L’incontro con Polifemo, il gigante con un occhio solo: Esso   ci dice del confronto con una coscienza iperazionale , unidirezionale, la quale facilmente viene accecata dall’Hybris (la libido che annebbia la mente ed acceca l’ego) ;

-         L’otre di Eolo e la fuoriuscita dei venti: L’incontro ed il successivo confronto  con i contenuti dell’inconscio;

-         L’incontro con Circe e la fascinazione della sessualità: Forse Omero qui vaticinava di certe future teorie freudiane (sic) ;

-         Il colloquio con i morti: Rappresenta ancora il confronto con i contenuti negati (i morti viventi) dell’inconscio;

-         L’approdo ad Itaca che è , finalmente,  l’approdo del Sé nella coscienza;

- Penelope che tesse incessantemente la sua tela disfacendola di notte:L'inutile lavorio della mente razionale , tanto per far passare il tempo;

-         La serva Euriclea che  lava Ulisse e lo riconosce : Omero qui forse vuol  farci intendere che solo gli ultimi della terra , coloro che hanno vissuto sulla loro pelle  la sofferenza , il dolore , l’umiliazione dell’esclusione , della emarginazione e della discriminazione , i poveri, i migranti, i perseguitati   possono più facilmente di altri riconoscere il proprio Sé (il loro Cristo interiore negato) avendone sperimentato le stesse sofferenze ed umiliazioni;

-         La prova dell’arco , il tendere l’arco :Il collegare due estremi , due poli lontani, è il lavoro della funzione intuizione la quale quando consente di riconoscere il significato dei simboli costruisce di fatto un collegamento tra la coscienza ed il corrispondente  contenuto istintuale dell’inconscio;

-         La freccia che attraversa i dodici fori delle asce: La suddetta funzione consente all’individuo di inanellare una lunga sequenza di insight , di centrare, capendoli, i significati di tutti i contenuti simbolici del Sé (di cui 12 è il numero simbolo) fino a costruire la sua immagine nella coscienza;

-         L’eliminazione dei Proci che occupavano la reggia: Il feroce scontro di Ulisse con i proci e la loro definitiva eliminazione dice , metadice, del confronto con le tante protesi del falso sé che infestavano la coscienza e del loro definitivo superamento;

-         Il riposo di Ulisse con Penelope nel letto ricavato spianando il grande tronco di un ulivo radicato nella terra: L’unione del Re e della Regina (vedasi il più volte richiamato Rosarium Philosophorum) che si congiungono in un inconscio (il letto) che ha le sue profonde radici nell’Universo.

 

 

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