Mentre scrivevo il pezzo di pagina 46/25 sono incorso ripetutamente in un fastidioso errore, un lapsus calami: Volerlo scrivere "cervello" e dopo mi sono accorto di avere invece scritto "inconscio".
La cosa si è ripetuta per due o tre volte diventando fastidiosa: Per farsi notare di più!.
Tanto che viene da chiedersi se ciò che crediamo essere l'inconscio (e fino ad oggi ho sempre pensato tale definizione coincidesse con l'insieme degli organi, delle molecole, degli atomi,degli elettroni e quant'altro del corpo umano) non sia invece attribuibile all'intero cervello quando le sue potenzialità e le sue potenti funzioni* sono DISATTIVE a causa del fatto che di esse NON SI È ANCORA PRESO COSCIENZA.
Inoltre le informazioni genetiche relative allo sviluppo della coscienza > i contenuti istintuali dell'inconscio > ed infine i significati del SÈ destinati alla coscienza (una parte del cervello neuronale) SONO APPUNTO INFORMAZIONI (Quale possa essere di tali informazioni la natura biologica o biochimica).
E sembrerebbe logico, per quanto ciò quì possa valere, che esse venissero gestite dall'organo del corpo (il cervello appunto) che alla gestione delle informazioni è appunto preposto.
Non l'unico ritengo .
In quanto, in base alle ipotesi fin qui formulate, il sistema, l'insieme dei neurotubuli e dei microtubuli facenti parte di ogni cellula dell'organismo potrebbe essere riconosciuto come un altro "organo psichico o metapsichico" che elabora, in modo ben diverso dalla elaborazione neuronale , le informazioni del SÈ, quindi "organo biopsichico" definibile come "coscienza quantistica".
(*) Via via esplorate, prendendone coscienza, nel corso di questo lavoro.
(scritto il 14/12/24)