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Se qualcuno volesse prendersi la briga di osservare quanto i diversi stati di coscienza e di consapevolezza influenzano ed influiscono sulla evoluzione e la trasformazione del pensiero e sul modo di pensare nonché sulla evoluzione delle teorie formulate (e quindi sulla loro maggiore o minore attendibilità) potrebbe seguirne i mutamenti attraverso l’indice cronologico riportato in questo lavoro.
Quelle evoluzioni e trasformazioni non sono dovuti nè alla età né alla cultura ma solo ai progressivi mutamenti degli stati di coscienza che si susseguono nel corso di un qualsiasi processo di crescita psichica.
La forma del pensiero formulato solo apparentemente è determinato dal livello culturale dell’individuo mentre è invece rigidamente determinato e controllato dal suo stato di coscienza e dal suo livello di crescita psichica il quale negli individui inconsci e dissociati da sé è praticamente ZERO.
E ciò rende conto della uniformità del pensiero massificato (e fin troppo spesso della banalità e superficialità di esso) .
L’individuo inconscio e dissociato , dovunque viva ed in qualsiasi regime politico viva ed in qualsiasi religione creda , è sempre prigioniero ed ostaggio dalla sua stessa coscienza dissociata.
E le chiavi di quella prigione ,spesso soffocante , spesso mortale, sono solo nelle sue mani.