.
La difficoltà, probabilmente la più centrale e la più importante, della analisi è il fatto che bisogna aiutare la coscienza del paziente a prendere coscienza delle sue diverse problematicità , più o meno severe, le quali inducono i disturbi , talora paralizzanti, del soggetto.
Ciò in quanto è esattamente la coscienza del paziente , grazie a quella presa di coscienza (ed al mutamento che essa induce), ad essere in grado autonomamente di disattivare , una alla volta, quelle problematicità.
Tale soluzione terapeutica è però fortemente contrastata dalle resistenze al mutamento di quella stessa coscienza.
Parrebbe ed è il classico uroborus , il serpente che si morde la coda.
E l’analisi ogni volta deve spezzare questo circuito perverso e patogenico portando quella coscienza verso la coscienza di sé.