.               .

Le onde cerebrali, prodotte dagli elettroni della materia cerebrale  (e forse non solo da essa), veicolano informazioni controtransferali e transferali grazie alle configurazioni quantiche di tali elettroni ed ai mutamenti da quelle comunicazioni in tali configurazione indotte.

 

“Le onde cerebrali rilevate dagli elettroencefalogrammi (EEG) sono oscillazioni ritmiche o ripetitive dell'attività elettrica del tessuto nervoso nel sistema nervoso centrale. L'elettroencefalografo, strumento utilizzato per l'EEG, misura queste oscillazioni attraverso elettrodi posizionati sul cuoio capelluto.

Le onde cerebrali si classificano in base alla loro frequenza e ampiezza, e ognuna è associata a differenti stati di coscienza e funzioni cognitive:

 

Onde Delta (0,5-4 Hz):

Caratteristiche del sonno profondo, ma possono essere presenti in bambini e adulti in stati di meditazione profonda.

Associate a un rallentamento dell'attività cerebrale e a una diminuzione della responsività agli stimoli esterni.

 

Onde Theta (4-8 Hz):

Presenti durante il sonno leggero e la veglia rilassata.

Associate a stati di sonnolenza, meditazione e immaginazione.

Possono essere correlate a memoria, apprendimento e creatività.

 

Onde Alfa (8-12 Hz):

Dominanti in un individuo sveglio e rilassato con gli occhi chiusi.

Associate a un stato di calma mentale e vigilanza passiva.

Promuovono il rilassamento, la riduzione dello stress e la meditazione.

 

Onde Beta (12-30 Hz):

Dominanti quando si è svegli, attivi e impegnati in compiti cognitivi.

Associate a concentrazione, attenzione, elaborazione di informazioni e problem solving.

Aumentano di frequenza con l'aumentare della complessità del compito.

 

Onde Gamma (30 Hz e oltre):

Associate a funzioni cognitive complesse come la percezione, la coscienza e l'apprendimento.”*, **

(*) Informazioni acquisite dalla A.I. tramite l’applicazione Gemini di Google.

(**) E’ possibile che l’avvenuta acquisizione della coscienza del Sé, ed il suo effetto “rallentante” sulla attività cerebrale,  possa essere rilevata oltre che dagli strumenti delle neuroscienze anche dall’EEG.

       .                                              (scritto il 10/3/24)