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Quanto scritto finora relativamente al complesso di castrazione apparirà sicuramente una forma di delirio a quegli intelligentissimi individui iper razionali che , senza saperlo, magari lo coltivano dentro di sé.
Paradossalmente apparirà nella stessa forma anche a quei psicoanalisti che di esso hanno letto solo sui loro libri.
Il complesso di castrazione * nasce da un atavico e potentissimo odio verso la vita, gli istinti e la sessualità , odio che si è tramandato dai genitori ai figli chissà da quante generazioni.
Da un tempo forse immemorabile.
Quell’odio che in taluni individui , che ne sono vittime inconsapevoli e che su di esso non hanno alcun controllo , appare in tutta la sua potenza nelle espressioni , nei comportamenti e nei crimini crudeli che costoro commettono.
Rispetto ai quali l’ego si rende passivo complice se non addirittura talvolta consapevole esecutore.
Negli altri individui che ne sono affetti esso attacca direttamente ed indirettamente la vita e la salute dell’individuo sospinto da una potente pulsione distruttiva ed auto distruttiva.
Smantellarlo definitivamente dalla psiche dell’individuo è lavoro molto lungo e complesso.
E' letteralmente una lotta all'ultimo sangue per la propria vita.
Nel corso della quale o soccombe perfino l'ultima traccia di quel complesso nella individuale psiche o soccombe l'individuo.
Gi effetti generalizzati nel lungo periodo di quel complesso prodotti da una grande massa di individui sulla Natura , sulle condizioni dell’ambiente e sulle condizioni generali degli individui è osservabile qui ed ora semplicemente guardandosi intorno.
(*) Ben si adegua a ciò il motto: "Chi non porta le proprie armi sarà costretto a portare le armi del suo nemico".