La descrizione parodistica che si fa talora della follia porta alla luce quella che è l’essenza della malattia mentale:
“Quello crede di essere Napoleone, quell’altro crede di essere ………”.
Il problema radicale della malattia mentale e dei sintomi psicosomatici è ciò che la coscienza CREDE che l’individuo sia.
O meglio ciò che l’ambiente parentale infantile ha fatto credere alla coscienza del bambino del bambino stesso nel corso dell’imprinting.
Quell’ambiente ha costruito una immagine falsa e distorta dell’essere , l’immagine del falsò sé , l’immagine distorta e deviante di sè che la ora coscienza coltiva rispetto alla reale natura dell’individuo.
La credenza deviata e deviante della coscienza sulla natura e sull’essenza dell’individuo è la causa primaria della malattia mentale e dei sintomi psicosomatici.
E la malattia mentale ed i sintomi psicosomatici sono a loro volta le manifestazioni compensative che il sistema individuo introduce in sé stesso allo scopo di sopravvivere a quella drammatica devianza ed sono , insieme, le rappresentazioni simboliche di ciò che il sistema individuo non riesce a rappresentare alla propria coscienza e che perciò svela alla realtà ed al mondo in una disperata ed inascoltata richiesta di aiuto.
In fondo si tratta solo di informazioni:
- La comunicazione parentale infantile fornisce alla coscienza del bambino false informazioni sulla sua reale natura;
- Ciò impedisce all’inconscio di portare alla coscienza del bambino, nel corso di un normale processo di crescita, l’immagine del suo Sé cioè le informazioni/significative che dell’individuo danno una rappresentazione veritiera e realistica;
- In mancanza di altre informazioni il sistema individuo sviluppa adattamenti compensativi alla visione distorta che la sua coscienza coltiva, allo scopo di sopravvivervi;
- La terapia cerca di fornire alla coscienza dell’individuo le informazioni corrette sulla sua natura, così come comunicate dai sogni , allo scopo di ampliare quella coscienza e rendere la distorcente esperienza infantile sempre più marginale ed ininfluente nell’ambito della elaborazione complessiva della coscienza;
- Contestualmente ed ovviamente muta , oltre alla coscienza , l’adattamento che l’individuo ha verso il proprio ambiente e verso sé stesso, si scarica l’enorme sovraccarico energetico che l’inconscio ha accumulato a causa dei suoi contenuti inespressi e segregati, si arricchisce energeticamente la coscienza, si modifica la personalità e il quadro sintomatico complessivo.