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Ci sono molti modi di conoscersi.

Uno conosce dell’altro o dell’altra il nome, qualche abitudine, qualche tratto caratteriale, ecc.

Ed è una conoscenza superficiale.

Oppure è il suo inconscio che conosce dell’inconscio dell’altro o dell’altra i suoi contenuti ivi mai integrati o ivi rimossi ed è questa una conoscenza “intima” quanto mai altre.

 Intima ma utile all’altro.

In quanto il controtransfert spontaneo renderà condivisa questa conoscenza ed i suoi significati ed aiuterà quella coscienza cristallizzata nella patologia a mutare, un po’ alla vota, verso la salute mentale.

Ci sono inconsci che comunicano, malgrado la feroce ostilità della sua coscienza, inconsci che urlano il dolore del Sè.

Altri inconsci che tacciono, forse per sempre, ormai spenti dall'odio che la coscienza riversa contro di loro.

 (scritto il 12/5/23)

 

 

 

 

 

 


 

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