Ci sono molti gesuiti che fanno gli psicoanalisti.
E se fanno bene il loro lavoro e sono coscienti e consapevoli di sé non credo ciò abbia disturbato la loro fede in Dio.
Le credenze sono una cosa e la fede è un’altra cosa.
Le credenze sono protesi sostitutive nella coscienza del Sé ad essa inconscio ed i simboli (qualsiasi cosa essi rappresentano) sono fatti per essere interpretati.
Ed ancora una volta ciò con la fede non c’entra nulla.
Aggiungo che se veramente è stato il Creatore (*) a creare la vita (io in merito ne so meno di tutti) egli sarà ben contento se gli esseri umani diventino coscienti della loro reale natura (il famoso Sé) riconoscendogli con ciò il merito di averla creata.
E se il processo di crescita psichica esiste (come esiste il processo di crescita fisica) e viene sviluppato fino a diventare coscienti di sé quel processo esiste in quanto esso stesso è frutto di quella creazione.
E quindi resistere ad esso , come fanno seppur inconsapevolmente gli individui dissociati , dovrebbe essere considerato una specie di peccato mortale.
Se io fossi Mosè aggiungerei questa postilla ai dieci comandamenti con tutto il rispetto per il Creatore che glieli ha dettati.
(*) In merito non ho opinioni .Ma nessuno può escludere che a far partire il big bang non sia stato il pollicione di Dio.