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Peppino è un soggetto alquanto problematico.
Spesso assalito da crisi di panico, insicuro in tutto, ecc.,ecc.
Un giorno va per lavoro a Chicago e dall’albergo mi telefona assalito da una delle solite crisi per raccontarmi un sogno.
“Il soggetto sogna di un bambino che gioca pericolosamente sulla ringhiera del balcone, si mette a testa in giù ecc., continuamente rischiando di cascare giù.Cosa che mette molta ansia ed agitazione al sognatore . Poi il sogno cambia e viene commissionato al sognatore un disegno molto complesso che riempie l’intero foglio.Lui lo esegue e gli viene richiesto di portarlo entro la sera completandolo con una casetta. Il sognatore non sa come fare ed allora ritaglia una casetta di carta e la appiccica sul disegno in corrispondenza di un viso disegnato nel disegno stesso, senza però coprirlo.
Poi egli vede distante una matrona romana, che sembra sua madre, che flirta con un militare. E nel sogno il sognatore canta una sua canzone liberatoria che termina con la frase :Ma non è mia madre.”
Il sogno rappresenta dapprima la coscienza infantile dissociata, così come è stata strutturata dall’imprinting infantile, che opera pericolosamente in assoluta instabilità e disequilibrio e molto influenza, negativamente, la qualità della vita, la salute ed i comportamenti del sognatore nella realtà.
Il sogno cambia poi scenario e rappresenta parte del processo di mutamento da tempo in essere nella psiche del soggetto .
Viene rappresentato nel sogno l’immagine del suo Sè (il complicato disegno) da riunire in fretta alla coscienza di Sé (la casetta di carta).
Il sogno muta ancora scenario e viene in esso rappresentato il potente complesso materno (di sostegno della coscienza vista la sua condizione dissociativa) e la sua conseguente dissoluzione dato che il processo di crescita è ora avviato a buon fine.
Non ho ancora terminato di intuire il significato di quel sogno e ricevo una nuova telefonata da quel soggetto con la quale mi comunica, rasserenato, il buon esito della sua missione di lavoro.