Dice un sogno: “C’è una chiesa molto affollata e quà e là degli officianti manovrano un strano attrezzo rituale , una lunghissima asta verticale con due manopole alla base, molto ravvicinate tra di loro , le quali fanno ruotare con una piccola manovra , lungo un piano verticale , una palla di ferro , legata all’asta da una lunghissima corda   facendole compiere , su quel piano , grandi cerchi verticali. Senza colpire e senza far del male alle persone che stanno  loro intorno.”

Primo passaggio: Subito dopo il sogno viene in mente il divertente film di Mel Brooks “Frankestein Junior”.

Divertente film che essendo di Mel Brooks è  proprio “alla Mel Brooks” (visionario e paradossale).

Il film ha due significati a due diversi livelli:

-         Il primo significato è che con una “piccola”  (per modo di dire) manovra si ottiene un grande risultato (innestando un nuovo cervello ad un gigantesco uomo morto  lo si fa resuscitare).

-         Il secondo significato è che cedendo una parte della propria intelligenza a quell’uomo gigantesco si ottiene in cambio il suo grande fallo (calma, i maschi non si allertino: Grande fallo nel senso di grande capacità intuitiva di capire di sé).

Il senso complessivo è che dando coscienza (l’innesto del nuovo cervello) al proprio Sé (il gigantesco uomo inconscio che è “dentro” ciascuno) e concedendogli una parte della propria intelligenza (nel senso di comprendere “i suoi , i nostri,  sogni” si otterrà un grande sviluppo della propria funzione intuizione  cioè della propria capacità di capire di sé (e degli altri).

E ora passiamo al sogno: Con un piccola manovra (le due manopole molto ravvicinate) della lunga asta si ottiene un grande risultato (la rotazione circolare su un piano verticale della palla di ferro legata all’asta da una lunga corda) => Ogni piccola intuizione porta con sé la possibilità di  acquisire grandi conoscenze.

Io sono solo un piccolo battitore libero che fa ricerca  sui sogni in questo remoto angolo di mondo e non ho quindi questa possibilità : Ma quelli che ce l’hanno hanno mai provato ad affiancare sinergicamente, per patologie  fisiche severe,  la terapia clinica alla terapia analitica effettuata da psicoanalisti coscienti di sé e di grande consapevolezza ?.

Capisco che si tratta di una grande sfida che comporta grandi responsabilità (senza dare false illusioni a chi già soffre di suo) ma qualcuno ci ha mai provato?.

Con quali risultati ?.

 

 


 

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