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Dice un sogno:”Una specie di agglomerato o di torta composta da tante palline  di varia natura le quali lentamente si disciolgono in ogni parte dell’organismo”.

Il vecchio motto del buon Carlo Marx a questo potrebbe essere considerato ben altro che una ottimistica filosofia.

Questo sogno parrebbe indicare il fatto che la coscienza del Sé è una specie di hub, di cerniera tra il psichico ed il fisico.

Grazie ad essa verrebbe fornito ad ogni cellula dell’organismo ciò di cui esse hanno veramente BISOGNO (in ogni termine possibile ed immaginabile) diversamente da come può fare la coscienza dissociata che può fornire alle stesse cellule ciò che è appena indispensabile per il loro funzionamento (a ciascuna secondo il proprio lavoro e capacità) .

Cosa che alla lunga può incidere negativamente sulla loro salute e  funzionalità.

Detto questo si soggiunge che è sempre utile,  in ogni caso ed in ogni occasione , coltivare  il seme del dubbio.