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Ma a questo punto qualcuno può ancora credere che le idee , qualsiasi idea , non sia rigidamente determinata dalla condizione psichica , sana o malata o folle , dell’individuo pur apparentemente “normale” che le ha prodotte?.
E che esse non possono che metadire in qualche modo di quella condizione ?.
Alcune osservazioni:
-I microtubuli , citoscheletro dei neuroni ma anche di ogni cellula dell’organismo , funzionano in modalità quantistica (Penrose/ Homirof ma anche altri);
- Ciò che definiamo “coscienza del Sé” è la coscienza che ha integrato in sé tutti i significati/informazioni che definiscono in essa l’immagine di quel Sé cioè la coscienza della reale natura dell’individuo ;
- Quanto sopra potrebbe significare che ciò che definiamo coscienza del Sé non è “confinata” nella coscienza/cervello ma potrebbe essere “diffusa” in ogni microtubulo di ogni singola cellula dell’organismo;
- E che i collegamenti quantistici tra questi microtubuli, grazie all’entanglement quantistico , potrebbe essere una rete di comunicazione, ALTRA, senza “cavi e senza fili”, cioè senza sistema di nervi, una specie di secondo sistema “nervoso” che assicura i collegamenti istantanei tra psiche/coscienza (i microtubuli, il citoscheletro) ed ogni singola cellula (“l’altra parte “ di essa) dell’organismo stesso.
In pratica la coscienza del Sé (la coscienza quantistica) sarebbe lo snodo, la cerniera , l’hub tra psichico e fisico.**
(*) Cioè potrebbero essere non adatti, non comprensibili, agli individui con la coscienza infantile, in quanto dissociata e unilaterale, cioè solo razionale.
(**) Ciò potrebbe significare che il rapporto di elaborazione tra coscienza dissociata e coscienza del Sé potrebbe essere simile al rapporto di elaborazione che intercorre tra un seppur potente computer da tavolo e 30 mila miliardi (tante sono circa le cellule dell’organismo umano) di micro computer quantistici collegati un rete. La cosa, seppur rilevante sul pano della capacità di comprensione, è enormemente più importante per quanto riguarda la potenzialità della coscienza relativamente alle possibilità di sopravvivenza dell'individuo.