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I neuroni a specchio colgono, attraverso i sensi , il comportamento dell’altro per poterlo ,all’occasione , emulare.

E’ possibile anche che essi siano responsabili della percezione dell’olfatto, del gusto e del tatto.

I quali sensi , sensi “materici” , entrano in diretto contatto della materia e riferiscono delle sue reali caratteristiche olfattive , gustative e tattili. Diversamente dalla vista e dall’udito i quali , non entrano in contatto fisico con la materia, e percepiscono l’una le frequenze risultanti dalla riflessione della luce sulla superficie materica e l’altro le vibrazioni dell’aria prodotte dal suono.

Dopo di che i segnali elettrici pervenuti alla coscienza percettiva vengono digitalizzati ed interpretati e  quindi sono il risultato di una mediazione trasformativa che non sappiamo quanto distorcente rispetto alla realtà.

Tanto per fare un esempio coloro che hanno un orecchio particolarmente fine colgono la sottile differenza tra la qualità della musica registrata sul vinile in forma analogica e quella registrata sui cd in forma  digitale.

I neuroni a specchio , in un cervello  che funziona in larga parte in modalità digitale , sono gli unici che funzionano in modalità analogica.

I neuroni che funzionano in modalità analogica danno una immagine fedele, non mediata dalla interpretazione,  della realtà che , attraverso i sensi , percepiscono.

 

 


 

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