28/5/09

Inconscio individuale ed inconscio collettivo.

Se è vero com’è vero che l’inconscio individuale è (seppure in parte) il luogo delle rappresentazioni delle esperienze vissute dall’individuo, il luogo delle rappresentazioni della sua storia personale come non pensare che l’inconscio collettivo, il “fondo dell’inconscio”, possa essere il luogo delle rappresentazioni delle esperienze vissute dalla specie umana, il luogo delle rappresentazioni della storia della specie.

E se l’esperienza vissuta dall’individuo è il portato della sua personalissima condizione psichica allora le esperienze nella storia della specie sono il portato di tutte le condizioni psichiche possibili.

Esisterebbe cioè  nell’inconscio collettivo e quindi in ciascun essere umano, in ciascuno di noi, un germe di Hitler ed un germe di Gandhi, un germe della più perversa disumanità così come un germe della più assoluta umanità.

Della ipotesi che l’inconscio collettivo possa essere il luogo delle esperienze vissute dalla specie umana una prova può essere ritrovata.

Quando Jung descrive il caso dello psicotico che osserva il disco solare e riferisce che da esso fuoriesce un lungo tubo diretto verso di lui come non pensare alla esperienza vissuta dagli Egizi che nella XVIII dinastia adoravano il dio Aton (il sole) e che (in una delle varie rappresentazioni) immaginavano che esso avesse un flauto con il quale il sole  inviava i suoi benefici raggi sulla terra?.

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