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Chiunque trami e combatta contro la democrazia e la libertà (pur utilizzando gli strumenti che la stessa democrazia e la libertà mettono loro a disposizione), e di conseguenza appoggi e sostenga regimi totalitari, dovrebbe essere considerato perciò stesso malato di mente senza nessun ulteriore approfondimento clinico.
Ed avviato, con umanità e comprensione, verso il trattamento sanitario (T.S.O.) e la terapia psicoanalitica.
Da individui siffatti, malati di mente inconsapevoli, che alla democrazia ed alla libertà attentano più o meno consapevolmente, le democrazie debbono potersi difendere preventivamente per evitare che a causa delle loro fragilità, intrinseche in ogni democrazia, la psicopatologia di massa possa ad un certo momento emulare questi soggetti travolgendo democrazie e libertà.
Come accade ed è già accaduto nei regimi totalitari e recentemente anche in alcune democrazie di riferimento che sembravano inattaccabili, ma così non è stato, da quella collettiva patologia mentale.
(scritto il 29/3/25)