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E’ scienza molto nota e diffusa cui molti attingono avidamente ed alcuni , i tuttologi appunto, in essa hanno acquisito la laurea magistrale.

Pochi ne hanno acquisito anche il master.

I tuttologi abitano sui tetti molto alti, pericolosamente seduti sul bordo di quei tetti , accovacciati sulla montagnola del loro sapere.

Stanno sempre là occupati a pensare all’acquisizione di sempre più sapere.

Amano osservare coloro che laggiù molto in basso fanno qualcosa, cercano di costruire qualcosa.

E qualsiasi cosa essi facciano c’è sempre uno dei tanti tuttologi appollaiati sul bordo del tetto il quale tentenna il capo sapendo già che ci sono almeno due o tre modi migliori per fare quella certa cosa.

E quando quello che sta sudando là sotto si dà una martellata sul dito e sfoglia , blasfemo, una qualche pagina dei libro dei santi il tuttologo di turno alza il ditino e sentenzia : “L’avevo detto io !”.

Ogni tanto qualcuno di essi , assiso sul suo precario sapere, casca giù dal tetto e si scontra dolorosamente  con la dura realtà.

E scopre allora che sapere di tutto non cura nemmeno il mal di testa.