. .
Esiste, o dovrebbe esistere, un principio di solidarietà, istintivo e naturale, che sospinge molti esseri umani, e a volta persino gli altri animali, a prendersi cura degli altri e ad aiutarli nella loro sofferenza.
Un principio di solidarietà e di umanità che si contrappone ad una gran quantità di umani (so-called) che, a causa della loro condizione di severa malattia mentale e di dissociazione psichica diffusa fuori controllo, rendono ed hanno reso questo Pianeta (è già successo più volte, succede anche oggi in Israele ed in Ucraina e non solo, e succederà purtroppo ancora) uno tra i posti più orribili dell’Universo.
Coloro che quel principio di solidarietà vivono in loro sono dei benemeriti dell’umanità che ci rendono fieri di appartenere a questa disgraziatissima specie.
Ma quel principio, e questo riguarda chi sente il bisogno di intraprendere la professione dello psicoanalista, dello psicoanalista del profondo, è associato anche un bisogno egoistico.
Che non è l’interesse economico come si potrebbe credere.
Detto in breve:
Più gente curi più curi tè stesso. Più conosci degli altri più conosci di tè stesso. Più conosci di tè stesso più curi tè stesso.
Più aiuti gli altri a scaricare il loro sovraccarico di contenuti istintuali inconsci, i quali si trasformeranno prima o poi in patologie mentali e fisiche di ogni tipo, aiutandoli a mutare la loro coscienza nella direzione della loro integrazione e meno subirai in tè stesso, tra l’altro, gli effetti di potenziamento di dolenzie e di sintomi pregressi che a quanto pare è il prezzo da pagare (e da subire e da sopportare) quanto si aiuta un individuo dissociato da sé ed afflitto da potenti complessi di castrazione a ritrovare, a sua insaputa , sé stesso.
. (scritto il 16/3/24)